Firenze, 8 APR – Le future linee della tranvia che andranno ad aggiungersi alla linea 1, già in esercizio, e alla 2 e 3.1, in corso di realizzazione, sono fattibili e sostenibili dal punto di vista ambientale, territoriale ed economico-finanziario. Le nuove linee andrebbero a completare il sistema tranviario fiorentino e la sua estensione verso tre comuni dell’Area metropolitana: Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino.
Il completamento del sistema tranviario fiorentino, già in corso di progettazione, è costituito da: la cosiddetta “alternativa al centro
storico” della linea 2 (Viale Lavagnini, Piazza Libertà, Piazza San Marco); la linea 3.2 (Rovezzano, Piazza della Libertà, Bagno a Ripoli) e la linea 4 (Leopolda, Le Piagge). A questo scenario si aggiungono le tre estensioni verso i comuni dell’area metropolitana.
Che siano sostanzialmente fattibili lo dice lo studio appena concluso e presentato oggi in Regione dall’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, insieme all’assessore del Comune di Firenze Stefano Giorgetti e ai sindaci dei Comuni di Sesto Fiorentino, Sara Biagiotti, di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, e di Bagno a Ripoli, Francesco Casini.
Lo studio, svolto sulla base di un accordo di programma sottoscritto il 24 aprile 2014 dalla Regione Toscana e dai Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, è stato redatto da un pool formato da tecnici ed amministrativi della Regione Toscana e dei 4 Comuni interessati con l’attivazione di studi specialistici che avevano l’obiettivo di verificare la fattibilità trasportistica, geometrico/funzionale, economico/finanziaria e giuridico/legale delle opere.
Lo studio, cosa ha preso in esame
Partendo dalla pianificazione urbanistica di livello regionale e comunale, si sono analizzati vari tracciati verificandone la sostenibilità
ambientale e territoriale, sulla base di una progettazione tecnica coerente con il sistema tranviario attuale.
Oggetto dello studio sono state quindi le tre estensioni verso i comuni dell’area metropolitana. Verso Sesto Fiorentino, come prosecuzione della linea 2, da Peretola verso la stazione ferroviaria di Castello e quindi al polo universitario per circa 6 km, con 6 fermate.
Verso Campi Bisenzio, come prosecuzione della linea 4, dalle Piagge attraverso San Donnino fino a Villa Rucellai, per 5,4 km, con 6 fermate.
Verso Bagno a Ripoli, come prosecuzione della linea 3.2, dal confine del Comune di Firenze lungo la SP 34 di Rosano, per 1,3 km, con 2 fermate.
L’alternativa del sottoattraversamento di Firenze compreso fra la stazione Alta Velocità, quella di Santa Maria Novella, fino al lungarno Pecori Giraldi è stata presa in considerazione ma non è stata oggetto di particolari approfondimenti in quanto argomento di uno specifico studio da parte del Comune di Firenze, come previsto dal Decreto “Sblocca Italia”.
Gli studi presentati prevedono tracciati provvisori (in particolare quello per Campi Bisenzio) ancora suscettibili di variazioni a seguito di
ulteriori approfondimenti.
Il futuro è il 2030
Grazie anche alla localizzazione di capienti parcheggi scambiatori posti lungo le principali vie di accesso alla città e all’interconnessione con le stazioni ferroviarie, si prospetta uno scenario temporale che, proiettato all’anno 2030 disegna un nuovo modello di mobilità sostenibile dell’area fiorentina: poco più di 50 chilometri di tramvia che trasportano 85 milioni di passeggeri all’anno a fronte dei 12,5 milioni attualmente trasportati dalla linea 1 e dei 36 milioni ipotizzati una volta messe in funzione anche la linea 2 e la 3.1 attualmente in corso di esecuzione.
Il prossimo passo
I sottoscrittori dell’accordo del 2014 adesso stipuleranno un nuovo accordo, da estendere alla Città Metropolitana di Firenze, che prevede di effettuare un ulteriore approfondimento tecnico sulla definizione e fattibilità dei tracciati e dei costi stimati, e di promuovere uno studio ttasportistico esteso a tutta l’area metropolitana, che comprenda il sistema ferroviario, quello tramviario, il TPL su gomma urbano ed extraurbano e il sistema di piste ciclabili, con particolare attenzione ai nodi di interscambio (stazioni ferroviarie, nodi TPL, parcheggi scambiatori, ciclo-stazioni, ecc.), prevedendo scenari a breve, media e lunga scadenza. E’ stato infine deciso di redigere il progetto preliminare dell’estensione della linea 3.2 fino a Bagno a Ripoli.
Un sistema tramviario che da Firenze si estenda fino a Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Bagno a Ripoli è fattibile e sostenibile.
Questo l’esito dello studio di fattibilità realizzato dai tecnici degli enti pubblici coinvolti e presentato alla stampa questa mattina
dall’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, dall’assessore alla viabilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti e
dai sindaci dei Comuni di Bagno a Ripoli, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, Francesco Casini, Sara Biagiotti ed Emiliano Fossi.
“Oggi abbiamo presentato uno studio di grande interesse che dimostra la sostenibilità e la fattibilita dell’estenzione delle linee della tramvia – ha spiegato Vincenzo Ceccarelli – E’ stato realizzato direttamente dai tecnici della Regione e dei Comuni, con grande risparmio rispetto a quanto precedentemente preventivato”. “Si tratta di un lavoro di grande portata – ha aggiunto l’assessore – che prevede ulteriori approfondimenti anche per valutare l’integrazione con gli altri sistemi di trasporto nell’area metropolitana. Se a questo uniamo la prospettiva di un piano tariffario unico e le politiche per l’infomobilità e il rafforzamento dell’informazione ai cittadini, quello che si prospetta pensando al 2030 è uno scenario europeo, che rende il mezzo pubblico molto qualificato ed appetibile. Uno scenario in linea con la nostra programmazione e con indubbi benefici per quanto riguarda la fluidità del traffico e il moglioramento della qualità dell’aria”.
“Una volta completato il sistema tranviario rivoluzionerà il modo di muoversi di 85 milioni di cittadini non solo in città ma nell’intera area
– sottolinea l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – con benefici di grande rilievo dal punto di vista della mobilità e della vivibilità e che comporterà anche una modifica profonda del trasporto pubblico su gomma.
L’Amministrazione comunale di Firenze sta realizzando le linee 2 e 3, ma non possiamo fermarci. Stiamo infatti già progettando la linea 4 nel tratto dalla stazione Leopolda alle Piagge e questo studio conferma la fattibilità del prolungamento fino a Campi Bisenzio che, tra quelle approfondite, è quella che ha la fattibilità più immediata sia dal punto di vista progettuale che finanziario. Molto importanti anche le estensioni come pure il sottoattraversamento del centro. Su questo è ancora in corso l’approfondimento tecnico ma la decisione è prevista in tempi brevi”.
“Si tratta di un’opera strategica – ha detto Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli – importante per Bagno a Ripoli, ma anche per il Quartiere 3 e tutta l’area a sud-est di Firenze. I tempi non saranno brevi, ma dobbiamo crederci perchè è sempre più vicino il momento di dare avvio ai lavori.
Bagno a Ripoli farà la sua parte e con i parcheggi scambiatori che integreranno la tramvia potremo drenare il traffico che quotidianamente passa dal nostro territorio diretto verso la città di Firenze. Stiamo inoltre portando avanti i progetti di nuove ciclabili, per costruire nel futuro una mobilità sempre più sostenibile”.
“La tramvia è una grande opportunità per il nostro territorio – ha proseguito Sara Biagiotti, sindaco di Sesto Fiorentino – Si integra con il sistema ferroviario esistente e diventa un nodo di scambio strategico per l’area metropolitana, con il collegamento alla Perfetti Ricasoli e i parcheggi scambiatori. Stiamo lavorando per una mobilità alternativa all’auto e soprattutto sostenibile. A regime questo tratto della tramvia trasporterà circa 10 milioni di passeggeri all’anno. Il Polo scientifico, intorno al quale gravitano ogni giorno circa 4mila persone, avrà un collegamento efficace e funzionale alla città, insieme alle piste ciclabili in fase di progettazione. Un servizio fondamentale per un luogo di eccellenza e di attrazione quale è appunto il Polo Scientifico”.
Soddisfazione anche da parte del sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, che ha aggiunto: “Quanto stiamo facendo oggi rappresenta un importante esempio di collaborazione virtuosa tra istituzioni, sia per la realizzazione in tempi così brevi del progetto sia per il contenimento dei costi. Il collegamento Leopolda Campi Bisenzio rappresenterà un vero cambio della qualità della vita dei cittadini, la tramvia sarà la vera infrastruttura necessaria per il nostro territorio. Stiamo realizzando il principale punto di impegno della nostra campagna elettorale attraverso la collaborazione fattiva tra Comuni, Città Metropolitana e Regione”. “Quello che 2 anni fa era un sogno – ha concluso – sta diventando realtà, sono contento perchè vedo il traguardo avvicinarsi”.
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