Bologna, 18 DIC – Applicare le più avanzate tecnologie, utilizzate nel settore dei ponti sospesi, per consolidare lo storico ponte ferroviario sul fiume Reno, sulla linea Bologna-Padova, in prossimità del Comune di Poggio Renatico.
La sfida – che ha coinvolto RFI, l’Università degli Studi di Perugia e lo studio di progettazione Petrella Engineering & Partners di Milano – è durata 18 mesi, comprese le attività di progettazione e monitoraggio del ponte storico e ha coinvolto oltre 200 tecnici di RFI e delle imprese appaltatrici.
Due le fasi principali dell’intervento. Nel corso della prima sono state rinforzate le fondazioni, le pile e le spalle del ponte, attività che ha richiesto l’utilizzo di circa 900 micropali lunghi circa 22 metri, 3000 m3 di calcestruzzo e 2500 kg di armature in acciaio. Si è poi proceduto ad installare un sistema di sostegno dell’impalcato, ovvero della porzione di ponte su cui poggiano i binari.
Quest’ultima parte è stata la più innovativa perché realizzata attraverso l’installazione di portali in acciaio e stralli per il sostegno del ponte storico, un sistema analogo a quello utilizzato nella costruzione dei moderni ponti sospesi.
Investimento economico 4,9 milioni di euro.