Perugia, 16 MAG – In Umbria, nei dodici anni che vanno dal 2001 al 2012, gli incidenti stradali hanno provocato 1.095 morti e 58.479 feriti con un costo sociale di 5.831 milioni di euro. Numeri impressionanti che impongono massima attenzione da parte di tutti i soggetti pubblici e privati sul tema della sicurezza stradale.
Alla luce di questi dati, l’assessorato regionale alla sicurezza stradale ritiene molto positiva l’iniziativa promossa da alcune associazioni perugine, forze ambientaliste e sindacati aderenti che hanno redatto il “Manifesto per la Mobilità Nuova a Perugia”. Con questo documento, gli estensori si pongono l’obiettivo di condividere con i futuri amministratori della città e con i suoi cittadini i principi della “buona” o “nuova” mobilità urbana definiti dalle migliori pratiche internazionali. A monte dell’iniziativa c’è la consapevolezza dell’importanza dell’organizzazione degli spostamenti delle persone nel modo più efficace possibile, superando la contrapposizione tra automobilisti e pedoni e ricercando il miglior equilibrio possibile tra le varie forme di trasporto urbano.
Alcuni obiettivi contenuti nel documento sono la riduzione di almeno 20 punti percentuali del numero di incidenti con la riduzione al minimo di quelli con lesioni gravi a persone, e l’incremento della quota sostenibile di mobilità (piedi, bici, mezzi pubblici) di almeno 15 punti percentuali.
La Regione Umbria, ha sottolineato l’assessorato regionale, si è già mossa in questa direzione anche attraverso l’approvazione della nuova Legge regionale 8 del 2014 “Disposizioni per la sicurezza stradale”. Nel testo la riduzione del numero di incidenti stradali e l’aumento della mobilità sicura e sostenibile diventano le priorità da perseguire attraverso programmazione di interventi coordinati volti ad aumentare il livello di sicurezza della rete stradale umbra, favorendo una più sistematica collaborazione intersettoriale e interistituzionale e nuove forme di partenariato pubblico-privato. Le azioni saranno finanziate anche con gli introiti delle sanzioni ai conducenti che infrangono il Codice della strada, e verranno individuati e messi in atto dall’insieme di soggetti che esercitano il governo del sistema infrastrutturale e dei trasporti.