Torino, 13 FEB – E’ stato siglato ieri l’accordo di programma che definisce e finanzia le opere infrastrutturali necessarie per l’attivazione della linea SFM5 Orbassano-Torino Stura, ulteriore intervento infrastrutturale per il potenziamento del trasporto locale nell’ambito delle compensazioni del termovalorizzatore di TRM nonché una prima opera connessa alla futura realizzazione della Torino-Lione.
Nel dettaglio, l’accordo prevede la progettazione e la realizzazione di diversi interventi, necessari per l’avvio del servizio nel 2018: l’itinerario interno allo scalo merci di Orbassano, la fermata Orbassano/Ospedale San Luigi, le opere di regimazione idraulica per mettere in sicurezza l’accesso alla fermata Ospedale San Luigi e il Movicentro, area di interscambio modale adiacente alla futura linea ferroviaria SFM5. Inserito anche lo studio di fattibilità e progettazione preliminare della fermata Borgata Quaglia/Le Gru di Grugliasco, necessaria in quanto in una zona caratterizzata da un elevato livello di urbanizzazione unitamente ad alcuni attrattori fondamentali come il commerciale Le Gru, l’insediamento commerciale di Decathlon e il complesso scolastico del Barocchio.
Il valore complessivo dell’accordo ammonta a 18.500.000 euro, così suddivisi: Regione Piemonte 9.300.000, RFI 5.500.000, TRM 3.700.000. Per la progettazione e la realizzazione delle opere di regimazione idraulica e messa in sicurezza del sito su cui sorgerà il Movicentro, il soggetto attuatore sarà la Provincia di Torino; l’importo, stimato in 400.000 euro, sarà finanziato da TRM nell’ambito della sua quota complessiva. Eventuali economie dei contributi previsti saranno utilizzate per proseguire con la progettazione definitiva e realizzazione dell’infrastruttura prevista a Borgata Quaglia, eventualmente integrate con ulteriori risorse in conto compensazioni per la Torino-Lione. Gli interventi per l’attivazione della nuova linea SFM 5 dovranno essere coerenti con le soluzioni progettuali individuate per il progetto della Torino-Lione.
I tempi di percorrenza saranno di 20 minuti per la tratta Orbassano-Torino Porta Susa e 15 minuti per la Borgata Quaglia/Le Gru-Torino Porta Susa.
“Il via libera alla realizzazione delle opere per la nuova linea SFM5 costituisce un passo in avanti significativo per una porzione importante del nostro territorio sia per quanto riguarda i trasporti, che per quanto concerne la fruibilità di una delle strutture ospedaliere di riferimento della provincia di Torino come il San Luigi di Orbassano – commentano il presidente della Regione, Roberto Cota, e l’assessore ai Trasporti, Barbara Bonino – Si tratta di un intervento molto concreto che va a potenziare quello che sta a poco a poco diventando uno dei servizi ferroviari metropolitani più importanti d’Italia. In soli tre anni, nonostante i pesanti tagli subiti da Roma, abbiamo riformato l’intero nodo di Torino, dando alla città un servizio pari a quello milanese e all’S-Bahn tedesco. L’investimento garantito dalla Regione va a sommarsi agli altri 180 milioni per l’interconnessione Rebaudengo-Grosseto, unitamente agli ultimi 10 milioni inseriti a bilancio per l’elettrificazione della Alba-Bra. Nel 2018 il sistema SFM permetterà da più di 95 stazioni di raggiungere l’aeroporto di Torino Caselle”.
“La firma dell’accordo rappresenta un momento importante nell’ambito della realizzazione di opere di compensazione di carattere strutturale che possono contribuire in maniera duratura alla riduzione degli impatti ambientali – aggiunge l’assessore regionale all’Ambiente, Roberto Ravello – Si tratta di un’opera strategica per la Regione, che puntando sugli investimenti strutturali quale condizione fondamentale per lo sviluppo della mobilità sostenibile ed attribuendo un carattere prioritario agli interventi di alto valore ambientale e sociale, in grado di fornire un significativo apporto alla riduzione delle emissioni in atmosfera, ha deciso di incrementare le risorse da destinare a tali interventi, che complessivamente porteranno l’impegno regionale a 12,6 milioni. Quindi, ai primi 900mila euro impegnati dalla Regione nel 2010 per la riqualificazione ambientale e la realizzazione di interventi su aree verdi ed ai successivi 2,4 impegnati nel 2011 per la fermata Movicentro al San Luigi di Orbassano, la riqualificazione energetica ed ambientale di edifici scolastici e la predisposizione di una rete di collegamento al teleriscaldamento, se ne aggiungeranno ulteriori 3,6 non previsti inizialmente. Si tratta di un ulteriore sforzo fortemente voluto per migliorare, implementando il servizio di trasporto ferroviario e riducendo gli impatti sull’ambiente, la qualità della vita nell’area metropolitana. L’SFM – conclude Ravello – rappresenta oggi una risposta concreta al problema dell’inquinamento nell’area torinese che, come ricordano i dati recentemente diffusi, continua ad essere quella che registra il maggior numero di sforamenti rispetto alle polveri sottili. Se si considera, infatti, che la riduzione di emissioni di CO2 è stimata in circa tre chilogrammi a passeggero, vuol dire che nel contesto urbano torinese è ipotizzabile che un sistema di trasporto metropolitano qualitativamente efficiente e rispondente alle esigenze di mobilità veloce dei cittadini, possa produrre una riduzione di circa 40 tonnellate l’anno di biossido di azoto e 7 tonnellate di polveri sottili.