Catanzaro, 13 GEN – “Al di là di Trenitalia, riteniamo utile proporre al gruppo Ntv, al suo presidente Luca Cordero di Montezemolo ed alla Regione un accordo per aprire alla concorrenza anche il mercato ferroviario calabrese istituendo almeno una corsa da Reggio Calabria a Roma o Napoli e viceversa da aggiungersi all’attuale e insufficiente offerta di Trenitalia”.

E’ quanto chiede il segretario generale della Cgil calabrese, Michele Gravano, e il segretario generale della Filt-Cgil, Nino Costantino, in una lettera inviata al presiedente di Ntv, al Governatore Scopelliti e all’assessore regionale ai Trasporti, Fedele. “Dal punto di vista tecnico – proseguono Gravano e Costantino – ciò è possibile perché attualmente Italo già svolge servizio passeggeri su tratte col vecchio tracciato come, per esempio, Ancona-Rimini. Occorre solo una forte volontà politica perché la Calabria ha bisogno da subito di un forte processo di modernizzazione infrastrutturale condizione essenziale anche per valorizzare il nostro patrimonio storico e culturale. La riapertura del Museo di Reggio Calabria con l’esposizione dei Bronzi di Riace e altri reperti archeologici di inestimabile valore, e ci auguriamo in un domani vicino anche Sibari, evidenzia quanto importante sia per lo sviluppo della Calabria un’offerta ferroviaria sufficiente e di qualità.

Per questi motivi riteniamo utile ed importante avanzare al gruppo Ntv e alla Regione Calabria questa proposta e sollecitiamo, quindi, l’apertura di un tavolo di confronto per aumentare l’offerta ferroviaria, dargli più qualità e per fornire ai calabresi nuove opportunità che fino adesso sono state negate”. “Nel corso degli ultimi anni la Cgil calabrese – sostengono ancora i due dirigenti della Cgil – costantemente e tenacemente ha incalzato il Gruppo FS ed il suo amministratore delegato, Mauro Moretti, oltre che la Regione, sullo stato disastroso delle ferrovie calabresi e sulla scarsa quantità e qualità dei collegamenti ferroviari con Roma ed il nord del Paese. Abbiamo persino portato migliaia di calabresi a protestare sotto la sede delle Ferrovie dello Stato a Roma. La situazione però non accenna a migliorare ed a cambiare. Il trasporto ferroviario regionale ha subito ulteriori ridimensionamenti e soprattutto la fascia jonica è abbandonata. Sulla lunga percorrenza la Calabria è di fatto isolata. Per questi motivi riteniamo che, oltre alla protesta ed alla mobilitazione che rimane ancora essenziale nell’attuale situazione, sia necessario proporre nuove e concrete azioni in grado di promuovere un aumento dell’offerta ferroviaria”.

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