Milano, 6 MAR – Grazie all’accordo tra il Comune di Milano, la società Concessionaria SPV M4 S.p.A., il Policlinico di Milano, l’Università degli Studi di Milano e la Parrocchia Ss. Apostoli e Nazaro Maggiore, anche l’ultimo cantiere della ‘Blu’ ha il via libera. Lo si apprende da una nota del Comune di Milano.
Le linee di indirizzo dell’accordo sono l’oggetto della delibera varata oggi dalla Giunta comunale e permettono la consegna delle aree per la partenza dei lavori della Stazione Sforza-Policlinico. Un percorso iniziato nel luglio 2016 con l’obiettivo di realizzare il cantiere della stazione Sforza Policlinico proprio in corrispondenza dell’ingresso dell’Ospedale e dell’Università, cercando le migliori modalità per tutelare gli storici edifici ed in particolare la Ca’ Granda.
L’accordo consente di garantire all’Università degli Studi di Milano, durante l’esecuzione dei lavori, l’utilizzo parziale del parcheggio interrato, nonché il coordinamento delle attività di cantiere con quelle dell’ateneo. Individua per la Parrocchia Ss. Apostoli e Nazaro Maggiore soluzioni alternative per proseguire le attività ludico-sportive che si svolgono nell’oratorio e l’accessibilità alle aree adiacenti alla Parrocchia durante il periodo dei lavori.
Infine l’area del cantiere è stata distanziata dalla parte più delicata degli edifici storici e, grazie alla consegna delle aree, saranno avviate immediatamente le attività di indagine sulle strutture della Ca’ Granda, per definire al meglio le tipologie di monitoraggio vibrazionale da mettere in atto durante il cantiere.
“La ratifica di questo accordo – spiega l’assessore alla Mobilità Marco Granelli – è frutto di un lavoro condiviso tra gli enti che ha permesso, nei mesi scorsi, di ottimizzare il cantiere tenendo conto delle diverse esigenze. Certamente il cantiere comporta un disagio e ringrazio tutti gli enti per lo sforzo che stanno compiendo per trovare un equilibrio tra le diverse esigenze”.
Il cantiere occuperà inizialmente alcune aree stradali e poi, nei successivi tre mesi, si allargherà per giungere alla sua conformazione definitiva che durerà per almeno i prossimi 5 anni.