Udine, 28 APR – Si concluderà a giugno, con un mese di anticipo sulla tabella di marcia, la prima fase degli interventi di riassetto funzionale del nodo ferroviario di Udine.

Sono stati fin qui impiegati da Rete Ferroviaria Italiana tutti i dieci milioni di euro destinati all’opera dal “Decreto del Fare”.
In particolare è stato realizzato un nuovo collegamento tra le stazioni di PM Vat e Udine Centrale, con la costruzione di un nuovo tratto di linea tra PM Vat e Udine Parco in affiancamento a quello esistente.

Gli interventi sulla nuova linea, iniziati nel febbraio 2014, per l’adeguamento degli impianti esistenti hanno interessato tutti i sottosistemi infrastruttura, energia, comando controllo e segnalamento delle tre stazioni in questione. Il tutto senza mai interrompere quindi il flusso regolare dei treni.

Questa configurazione del Nodo consentirà – a regime – di deviare sulla nuova linea 30 treni merci della direttrice Mestre – Tarvisio, equivalenti al 90% di questa tipologia di traffico che attualmente si sviluppa sul tratto urbano – fortemente antropizzato – fra PM Vat e Udine.

Il costo complessivo dell’intervento fin qui realizzato è stato, come detto, di dieci milioni di euro, sette dei quali per lavori appaltati e 2,6 per i materiali. 14.300 le ore complessivamente lavorate, tra progettazioni, realizzazioni e verifiche.

Sono stati posati tremila metri di nuovi binari, 11 deviatoi, quattromila metri di linea elettrica di alimentazione dei treni, nuovi segnali e sistemi di controllo marcia treno.

Il completamento di questa prima fase è propedeutico ai successivi interventi che porteranno alla rivisitazione e maggior specializzazione dei flussi di traffico sulle direttrici Tarvisio – Cervignano Smistamento e Trieste – Venezia.

L’assetto definitivo comporterà la trasformazione di Udine in una stazione elementare con binari specializzati per direttrice e un collegamento diretto Venezia – Trieste. Ciò consentirà di ricevere i treni viaggiatori sui binari dedicati. Verrà costruito il nuovo impianto Posto Movimento Cargnacco sulla direttrice Udine – Cervignano Smistamento, che gestirà tutto il traffico merci attualmente attestato a Udine Parco e fungerà da supporto per la gestione degli scambi con gli impianti industriali di ABS e ZIU/ZAU.

Le nuove bretelle di raccordo e il raddoppio delle linee esistenti consentiranno di gestire, modulare e indirizzare il traffico merci sulle direttrici Tarvisio, Trieste, Venezia e Cervignano Smistamento.

Tutti i nuovi apparati tecnologici per il governo del traffico nel Nodo di Udine saranno di tipo computerizzato secondo gli standard ferroviari di ultima generazione.

Il costo complessivo dell’ intero progetto di riassetto funzionale del nodo di Udine sarà di 60 milioni di euro.