Roma, 17 APR – Atac sta svolgendo accertamenti per valutare i fatti accaduti lungo la metro A fra le 8 e le 9 del mattino, in particolare in coincidenza con l’attivazione dello sciopero previsto per le 8.30. Certo è che l’attuale quadro normativo e regolatorio che disciplina gli scioperi nel settore del trasporto locale offre diversi strumenti a chi voglia assumere comportamenti formalmente corretti ma sostanzialmente fuori dalle regole. Valga come esempio la circostanza che i lavoratori del tpl non sono chiamati a dover dichiarare lo sciopero prima dell’inizio del servizio. Ciò impedisce all’azienda di organizzare in maniera efficace i turni per limitare al massimo i disagi ai cittadini e contribuisce a determinare eventi come quelli accaduti oggi.

Atac sottolinea inoltre che è in corso la predisposizione della relazione da inviare all’Autorità Garante dello Sciopero e precisa che non possono essere escluse, tra le motivazioni che hanno scatenato i disagi, le difficoltà di accettazione da parte di alcune sigle sindacali della piattaforma riorganizzativa che l’azienda ha recentemente varato e che mira a recuperi di produttività, facendo aumentare le ore effettive di guida dei macchinisti dalle 736 alle previste 950 all’anno.
Fra i disagi della mattina, si è segnalato quello del treno partito da Anagnina poco prima delle 8.30 ed arrivato poco dopo a Cinecittà, dove alcuni passeggeri si sono trattenuti sul treno in forma di protesta. Sul posto sono giunti i vertici Atac che si sono scusati per le problematiche, confermando che l’indagine interna è stata avviata ed avrà l’obiettivo di appurare l’accaduto anche per poter individuare iniziative a tutela dei diritti dei passeggeri.
“Se nel corso dell’analisi dei fatti dovessero emergere comportamenti difformi da ciò che prevedono le norme sul diritto di sciopero – sottolinea il Presidente di Atac Roberto Grappelli – l’azienda procederà con sanzioni esemplari”.