Roma, 24 MAR – Oggi a Roma Legambiente ha presentato l’osservatorio Pendolari(a)Roma per aprire un confronto di idee sui mezzi pubblici a Roma e nel Lazio che parta dai problemi dei cittadini e arrivi alle Giunte Marino e Zingaretti, perché aprano una fase di cambiamento reale, individuando scelte coraggiose, cancellando gestioni inadeguate, ascoltando finalmente la domanda di cambiamento che viene dai pendolari.
“Apriamo questo osservatorio perché siamo convinti che a Roma e nel Lazio, vi sia bisogno di far sentire forte la voce di chi ogni giorno si muove nel traffico, impiegando ore per giungere ai luoghi di lavoro in condizioni spesso inaccettabili.” – hanno dichiarato Roberto Scacchi presidente Legambiente Lazio e Edoardo Zanchini vicepresidente nazionale di Legambiente – E’ il momento di cambiare la mobilità a Roma. Vogliamo combattere la rassegnazione di chi pensa che non vi sia niente da fare, tra le difficoltà delle casse pubbliche e delle aziende, i tempi biblici dei cantieri. Ma vogliamo anche combattere quella che oggi viene chiamata sindrome dell’ ”annuncite”, per cui ogni giorno vengono presentati meravigliosi progetti di tram e collegamenti, salvo poi scomparire una settimana dopo e non vedere alcun cambiamento.
Per cambiare questa situazione Legambiente ha presentato un Dossier che ha messo per la prima volta in evidenza un analisi dettagliata dello stato delle linee ferroviarie regionali, metropolitane e tramviarie, con i problemi che soffrono i pendolari. Con l’obiettivo di continuare i monitoraggi e le denunce è stato presentato anche il portale pendolariaroma.it. Per Legambiente l’imminente Giubileo, ma anche la candidatura per le Olimpiadi del 2024, possono essere affrontati solo se si punta sul serio tutto su più numerosi e nuovi treni regionali, metropolitane, tram, bici e preferenziali. In questi anni, al contrario si è assistito a un aumento dei costi dei biglietti a fronte di tagli nel servizio, a un degrado accresciuto dello stato delle stazioni. “E’ il momento che Regione e Comune lavorino finalmente assieme, per individuare priorità condivise e investimenti che permettano di realizzare le nuove linee dei Tram, porti ad un incremento deciso i chilometri di corsie preferenziali e metta in campo un serio sviluppo della ciclabilità. Le nostre proposte sono precise in questa direzione e insieme ai pendolari vogliamo far crescere la pressione nei confronti delle istituzioni” hanno continuato Scacchi e Zampetti.
Secondo il dossier “Pendolari(a)Roma), il Lazio è al secondo posto in Italia, dopo la Lombardia, per numero di pendolari su treno con 540mila viaggiatori pendolari (+35% rispetto al 2008) che ogni giorno transitano sui 1.379 km di rete ferroviaria, pari a 2,5 milioni di spostamenti giornalieri della popolazione residente (Roma con circa 1,8 milioni, Latina 227 mila, Frosinone 214 mila, Viterbo 125 mila e Rieti 64 mila). Sono poi 970 i treni regionali di Trenitalia che ogni giorno si muovono nel territorio del Lazio, a cui vanno aggiunti 88 treni di ATAC per un totale di 1.058 treni (mentre sono 2.116 in Lombardia). Tra il 2011 e il 2014 è stata effettuata una riduzione del servizio pari al 3,7% a seguito dei tagli nei trasferimenti da parte dello Stato alle Regioni, e un aumento del prezzo dei biglietti del 15%. La novità è che il contratto è scaduto nel 2014 e ora si dovrà realizzare una gara per la scelta dell’operatore (ma non se ne hanno fino ad oggi notizie) e arrivare a un contratto di servizio finalmente adeguato.
Sulle infrastrutture tra il 2003 e il 2014 la Regione Lazio ha privilegiato le strade con oltre 797 milioni (il 62,5%), poi le metropolitane con 424milioni (il 33,2%, infine la ferrovia con 55 milioni (il 4,3%).
A Roma poi, i servizi di trasporto ferroviario sono suddivisi tra un sistema di 8 linee denominate FL gestite da Trenitalia e 3 linee ferroviarie, normalmente chiamate “ex concesse” gestite da Atac, tra le quali c’è la Roma San Paolo-Ostia Lido che con i suoi 90 mila viaggiatori giornalieri è la tratta pendolare più frequentata d’Italia. Nel quadrante urbano poi la metropolitana è composta da tre linee per una lunghezza totale di 53,1 km per 67 stazioni e trasporta 762.000 passeggeri al giorno (450.000 la A, 300.000 la B, 12.000 la C). Mentre la rete dei tram è organizzata su appena 6 linee per solo 40 chilometri.
Le priorità per cambiare la mobilità a Roma secondo Legambiente sono: la realizzazione di una regia unica per ripartire con la cura del ferro; porre al centro delle priorità infrastrutturali la chiusura dell’anello ferroviario, raddoppi dei binari, prolungamenti Metro A e B, Linea C, chiarire la situazione della Linea D; acquistare nuovi mezzi, progettare un servizio di autobus e tram veloce, protetto, integrato; creazione di 1.000 chilometri di corsie protette (ora siamo fermi a 112 e nel 2002 erano addirittura 114); un piano per la riqualificazione delle stazioni e fermate; un centro storico pedonale e accessibile che passi dalla pedonalizzazione di Via dei Fori Imperiali e dell’intera area archeologica; la realizzazione dei nuovi tram come una linea portante quale Termini-San Pietro; una rete di percorsi ciclabili nella città (passando da 225 km a 1.200)
All’incontro hanno partecipato: Guido Improta – assessore alla mobilità del comune di Roma, Cristiana Avenali – consigliera Regione Lazio, Nicola Passanisi – Segreteria assessorato mobilità della regione Lazio, Emiliano Pretto – MetroxRoma, Simona Costamagna – Osservatorio regionale sui trasporti, Andrea Ricci – Pendolari FL5, Amedeo Trolese – Legambiente Lazio.

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