Bolzano, 19 DIC – Sono silenziosi, e soprattutto non inquinano. Da oltre un anno i primi cinque autobus a idrogeno sono entrati a far parte della rete del trasporto pubblico locale altoatesino, e i risultati sono soddisfacenti. “L’esperimento è talmente positivo – commenta l’assessore Florian Mussner – che ne vorremmo acquistre altri a partire dal 2017”.
E’ passato più di un anno da quando il primo autobus alimentato ad idrogeno ha iniziato a circolare lungo il percorso urbano della linea 10A di Bolzano: dalla stazione a Gries, per poi proseguire verso l’Ospedale, la zona industriale e Oltrisarco prima di fare ritorno al punto di partenza. “L’esperienza maturata – sottolinea l’assessore Mussner – conferma la bontà della scelta di puntare sui mezzi a idrogeno: sono silenziosi, offrono le stesse prestazioni degli autobus tradizionali, e hanno un impatto ambientale nullo. Tutto ciò a vantaggio di passeggeri, automobilisti e residenti”.
I bus alimentati a idrogeno sono lunghi 12 metri, con un “pieno” riescono a coprire circa 350 km., e il carburante è fornito dal Centro per l’idrogeno di Bolzano Sud, struttura all’avanguardia nel settore a livello nazionale e internazionale. “La prima fase è andata talmente bene – aggiunge Florian Mussner – che non appena avvieremo l’opera di sostituzione degli autobus più vecchi, punteremo con forza sui mezzi ad impatto zero o comunque con bassissime emissioni inquinanti”. Se i vantaggi dell’idrogeno sono facilmente intuibili, il problema resta quello dei costi.
“La tecnologia si sta evolvendo – spiega Mussner – la domanda è in crescita, e questo contribuisce a far calare i prezzi, i quali restano però molto più alti rispetto ai tradizionali autobus a gasolio”. A venire in soccorso, in ogni caso, c’è l’Unione Europea, che per i prossimi cinque anni ha deciso di stanziare 5 miliardi di euro proprio per lo sviluppo e la diffusione dell’idrogeno. “Cercheremo di drenare più risorse possibili per l’Alto Adige – conclude l’assessore alla mobilità – e a partire dal 2017 contiamo di acquistare una nuova flotta di mezzi a idrogeno da utilizzare non solo nei percorsi urbani, ma anche in quelli extraurbani. L’Alto Adige vuole continuare ad avere un ruolo di avanguardia in questo settore”.