Roma, 23 LUG – Un’ordinanza del Gip, divulgata dai media e relativa alla custodia in carcere del presunto autore di un’aggressione sessuale, denuncia “l’insicurezza di posti pubblici quali la stazione Termini”. Il GIP ha disposto che copia dell’ordinanza fosse consegnata al sindaco Marino, invocandone un adeguato intervento, con il potenziamento “di agenti … e di vigilanza”.
Va precisato che l’episodio oggetto dell’ordinanza non è avvenuto in stazione, bensì in un’area pubblica esterna, qual è il Piazzale dei Cinquecento. Dentro la stazione Termini operano costantemente agenti della Polizia Ferroviaria, Carabinieri e personale di Protezione Aziendale di RFI e Trenitalia, pronti a intervenire in ogni circostanza. Sono stati proprio gli agenti della Polfer a raccogliere la denuncia e arrestare subito, fuori dalla stazione, l’aggressore trattenuto in carcere dal GIP. Dentro Roma Termini si alternano un centinaio di persone, tra questuanti, “gente allo sbando” e malfattori, tutte più volte identificate, denunciate innumerevoli volte anche per aggressioni fisiche al personale FS, destinatarie di misure di allontanamento, quali il “foglio di via”, che continuano nonostante tutto a frequentare gli stessi ambienti, a reiterare gli stessi comportamenti, concedendosi atteggiamenti sempre più spavaldi, irridenti e aggressivi nei confronti di chi tenta di contenerne le azioni.
“E’ come se il nostro ordinamento giuridico – dichiara il responsabile di Protezione aziendale del Gruppo FS Italiane, Franco Fiumara – si mostrasse incapace di produrre effetti concreti, tanto da aver ingenerato in queste persone la convinzione, forse corretta, di poter continuare ad agire impunemente. Non si percepisce, invece, la frustrazione di tutti quelli che, nelle stazioni e sui treni, provano a far rispettare le regole del vivere civile, e a prevenire e reprimere i reati con strumenti che appaiono però spuntati. E’ accaduto che un nostro dipendente – ricorda Fiumara – sia stato malmenato fino a subire un intervento chirurgico per frattura al naso e, appena rientrato in servizio, ha di nuovo incontrato, in stazione, proprio il suo aggressore che, pur se denunciato, era di nuovo lì pronto a replicare l’aggressione”.