Venezia, 23 MAG – La Giunta comunale, nel corso della seduta odierna, ha adottato la bozza del nuovo Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) la cui adozione definitiva è attribuita alle competenze del Consiglio Comunale.
L’iter proseguirà con la fase partecipativa, a cominciare dal deposito del piano in visione del pubblico per trenta giorni: solo infatti attraverso le proposte e le osservazioni dei diversi portatori di interesse si può ottenere un Piano che può essere definito concretamente partecipato.
Il piano – ha sottolineato l’assessore comunale alla Mobilità – è basato su approfonditi e puntuali studi e rilevazioni di flussi e dati viari, ma vuole comunque essere – e questa è l’intenzioni primaria dell’ Amministrazione comunale- il punto di partenza di un ampio e produttivo confronto, aperto a integrazioni e modifiche, che si intende avviare con la città e con le associazioni e organizzazioni cittadine e professionali interessate
Il PGTU esplicita le strategie che l’Amministrazione intende mettere in atto per rendere Mestre una città sempre più sostenibile, attraverso il potenziamento e il miglioramento del trasporto pubblico e l’incentivo all’utilizzo di forme di mobilità dolce realmente alternative all’auto.
Lo scopo principale, oltre all’obbligo di legge, è quello di dotare la città di uno strumento che consenta l’attuazione di azioni volte al miglioramento complessivo delle condizioni di circolazione ed alla diminuzione dell’inquinamento atmosferico.
Il piano adottato è frutto del lavoro di mediazione tra le varie componenti che costituiscono la mobilità cittadina e che evidenziano esigenze forti, diverse e, generalmente, anche in contrasto tra loro. Propone uno scenario che facilita gli spostamenti su modalità di spostamento da incentivare (mobilità pedonale, ciclabile e su trasporto pubblico) e, allo stesso tempo, definisce schemi di circolazione compatibile con l’esigenza di razionalizzare degli spostamenti e di riduzione dell’inquinamento atmosferico. In tema di sosta, prospetta delle soluzioni che contemperano le esigenze dei diversi soggetti interessati alle aree di sosta: agevola l’utilizzo degli impianti di cintura per i visitatori e allo stesso tempo favorisce la sosta dei residenti nell’area più centrale della città.
Si configura come uno strumento di pianificazione di regia complessiva dell’ambito urbano della terraferma; di rapida attuabilità, con soluzioni organizzative della mobilità a costo contenuto dovendosi armonizzare con gli altri strumenti programmatori dell’Amministrazione. Formula un insieme coordinato di interventi per il miglioramento delle condizioni della circolazione (movimento e sosta) nell’area urbana, realizzabili nel breve periodo – arco temporale biennale – e nell’ipotesi di dotazioni di infrastrutture e mezzi di trasporto sostanzialmente invariate.

Lascia un commento