Bologna, 4 APR – La riorganizzazione funzionale del Nodo ferroviario di Bologna dopo l’attivazione della nuova stazione AV: questo il tema dell’incontro organizzato da Rete Ferroviaria Italiana e dalla Sezione Emilia Romagna del CIFI (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani), che si è svolto mercoledì 26 marzo presso il Posto Centrale di Bologna.

Un’occasione per fare il punto, a quasi dieci mesi dall’apertura della stazione sotterranea, sui vantaggi che il potenziamento infrastrutturale e tecnologico del Nodo ha prodotto su tutto il sistema ferroviario della regione.

Dall’8 giugno scorso, infatti, la separazione pressoché totale dei treni su linea AV da quelli sulle linee convenzionali ha consentito di aumentare l’offerta e ridurre i tempi di viaggio sia dei treni veloci sia dei regionali. Sono oggi circa 130, il 20% del traffico complessivo nel Nodo, i convogli che utilizzano i 4 binari a -23 metri.
Al termine dei lavori di realizzazione della bretella di collegamento con la linea per Venezia, previsto nel 2016, anche il traffico veloce da e per la città lagunare abbandonerà i binari di superficie, liberando ulteriore capacità a vantaggio di nuovi servizi e di sempre maggiore regolarità.
Ad avvantaggiarsene sarà, in particolare, il Sistema Ferroviario Metropolitano, progetto in corso di sviluppo finalizzato a consentire l’offerta di servizi metropolitani frequenti e cadenzati.

Il nuovo assetto del Nodo bolognese è stato anche una sfida in termini di progettazione e realizzazione dei servizi di informazione al pubblico, che nella stazione AV sono oggi erogati attraverso 670 diffusori sonori e 160 fra monitor e quadri a led.

Un percorso di graduale potenziamento del Nodo bolognese cui entro l’estate si aggiungerà il nuovo tassello del Kiss&Ride, la strada sotterranea parte integrante del progetto nuova stazione AV che, che attraversando la stazione in senso longitudinale a – 7 metri, consentirà la sosta breve di taxi e auto private decongestionando il traffico cittadino di superficie.

Presto infine partiranno i lavori propedeutici al cosiddetto Asse Nord-Sud, collegamento viario fra le due parti della città a monte e a valle della ferrovia, che sotto attraverserà i binari della stazione di Bologna Centrale.

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