Genova, 28 FEB –  “Il trasporto integrato è molto importante per il sistema e anche se qualsiasi valutazione puo’ essere ancora prematura di fatto l’obiettivo delle amministrazioni è quello di incrementare il trasporto pubblico e scoraggiare l’uso del mezzo privato” .

Lo ha detto l’assessore regionale ai trasporti, Enrico Vesco partecipando alla presentazione della ricerca realizzata dalla facoltà di economia dell’Università di Genova e commissionata dal Comune di Genova per verificare la ripartizione tra mezzi di trasporto differenti degli spostamenti nell’area metropolitana genovese. “Fino ad oggi – ha detto Vesco – non avevamo dati per verificare l’utilizzo del biglietto integrato in rapporto soprattutto ai i due vettori, Trenitalia e AMT e quindi è stato importante aver commissionato lo studio svolto con grande competenza e professionalità su un campione anche molto elevato di 1.500 persone suddivise per età, municipio di residenza, condizione professionale e titolo di viaggio utilizzato”. “Si tratta comunque di uno studio che evidenzia una quota elevata di genovesi che utilizzano l’integrazione tra bus e treno“. “Dallo studio emerge infatti – continua Vesco – che se il biglietto integrato non ci fosse avremmo un notevole incremento degli spostamenti col mezzo privato pari a circa il 4% su un totale di oltre 200mila genovesi che si muovono ogni giorno utilizzando il trasporto pubblico, dando vita a 450 mila spostamenti ogni giorno a Genova”. Secondo l’assessore Vesco si tratterebbe di una cifra troppo alta per il già elevato grado di congestione della città, in grado di mettere ulteriormente in crisi la mobilità cittadina. “Inoltre – continua Vesco – non avere il biglietto integrato farebbe perdere ulteriori risorse al sistema di TPL, proprio perché parte degli utenti si sposterebbero sul mezzo privato”.

L’assessore alla mobilità del Comune di Genova, Anna Dagnino ha sottolineato che “ lo studio commissionato dal Comune all’Università di Genova rappresenta uno strumento importante per valutare l’utilizzo delle diverse modalità di trasporto, soprattutto nella prospettiva dell’integrazione del servizio prevista dalla legge regionale”. “I dati – ha continuato Dagnino – documentano le percentuali d’uso del treno e del bus da parte degli acquirenti del biglietto integrato e degli abbonati, informazioni preziose per meglio definire i rapporti tra le aziende”. “Qualsiasi decisione possa essere presa – ha concluso Vesco – mi sembra che l’integrazione tariffaria possa essere un elemento qualificante anche per altre aree, alla luce del percorso intrapreso con la nuova legge regionale sul tpl”. A questo punto lo studio verrà presentato dalle amministrazioni regionale e comunale anche alle due aziende coinvolte, Trenitalia e AMT per valutare la corretta compensazione economica tra i differenti soggetti. Fino ad oggi per il mantenimento del biglietto integrato bus treno nell’area genovese la Regione versa a Trenitalia 1 milione di euro e AMT versa 7,5 milioni. Si tratta di tariffe che, una volta acquisiti i dati dello studio, potranno essere rinegoziate dalle aziende. Come era stato stabilito lo scorso febbraio con la proroga del biglietto integrato fino a fine aprile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *